Ancoraggio e regolazioni
Tecniche di ancoraggio
Il suspension trainer deve essere ancorato in un punto elevato, ad una barra, una trave o un ramo robusto. Questo sistema di ancoraggio, distante dalle pareti, permette di lavorare fin sotto l’attrezzo.
In alternativa, è possibile attaccarlo ad un muro attraverso un gancio, oppure ad una porta mediante l’apposito accessorio.
In tutti i casi, l’altezza del punto di ancoraggio dovrebbe essere compresa tra i 210 ed i 275 cm circa.
Un altro accessorio consente di aumentare la lunghezza del suspension trainer, per fissaggi oltre i 2,75 metri oppure attorno ad alberi o pali di grosso diametro.
Per fissare la cinghia di ancoraggio è necessario avvolgerla più volte attorno alla barra, per evitare spostamenti laterali, ed agganciare il moschettone nel corretto anello, facendo in modo che l’asola di livellamento si trovi a circa 180-185 cm dal suolo.
Attenzione: l’attrezzo va agganciato sempre all’ultimo anello. Gli anelli intermedi servono soltanto a regolarne l’altezza.
Regolazione della lunghezza
La lunghezza del suspension trainer può essere regolata in funzione del tipo di esercizio da svolgere.
Quando il suspension trainer è completamente allungato, i supporti per i piedi distano circa 5-10 cm dal suolo.
Per ridurne la lunghezza, si afferra una cinghia per volta, si solleva la fibbia e contemporaneamente si tira la linguetta di regolazione fino a raggiungere l’altezza desiderata.
Per aumentarne la lunghezza, invece, si tirano contemporaneamente entrambe le fibbie.
A seconda dell’esercizio, il suspension trainer può essere completamente allungato, a media lunghezza o completamente accorciato. Delle apposite cuciture colorate aiutano a regolare correttamente la lunghezza.
Per eseguire gli esercizi che richiedono l’inserimento dei piedi nelle staffe, l’altezza deve essere regolata in modo che la cinghia dove appoggia il piede si trovi a circa metà polpaccio. L’altezza varia quindi in funzione delle caratteristiche individuali.
Agganciare i talloni o gli avampiedi
Per utilizzare il suspension trainer in posizione supina, dopo aver regolato l’altezza, ci si posiziona seduti di fronte all’attrezzo, si tendono verso il basso le staffe con le dita e si inseriscono i talloni.
Per raggiungere la posizione prona, è invece necessario inserire gli avampiedi nelle staffe opposte, incrociando le gambe. Da questa posizione, si ruota il corpo verso la staffa in cui è inserita la gamba che sta sopra.
A piedi nudi o con scarpe leggere, il piede tende a scivolare completamente dentro la staffa, che andrebbe quindi a posizionarsi sulla caviglia. Per evitare questo, è sufficiente far ruotare la cinghia attorno alla maniglia.
Utilizzare la maniglia singola
Nell’esecuzione di esercizi asimmetrici o rotatori è possibile utilizzare una sola maniglia del suspension trainer.
Per trasformare l’attrezzo in modalità maniglia singola, bisogna infilare la maniglia destra dentro la cavità superiore della maniglia sinistra. Ripetere poi l’operazione, facendo passare quella che è diventata la maniglia destra, dentro la cavità superiore della maniglia sinistra. Prima di eseguire l’esercizio verificare la tenuta tirando con decisione.
Per saperne di più...
Cerchi un corso di formazione per imparare ad utilizzare il Suspension Trainer nei tuoi allenamenti o in quelli dei tuoi clienti?
Il workshop Suspension Training organizzato dalla Scuola Nazionale Personal Trainer insegna i fondamentali esercizi con il suspension trainer, un attrezzatura estremamente versatile, che consente di allenarsi in modo completo ed efficace, praticamente ovunque.