Capacità aerobica
Rappresenta la quantità massima di ossigeno (in millilitri) che l’organismo è in grado di utilizzare per ogni chilogrammo di peso corporeo in 1 minuto di lavoro. Alcuni autori attribuiscono altri significati all’espressione “capacità aerobica”, tuttavia, ciò non trova riscontro nella letteratura scientifica internazionale.
Il valore del VO2max offre un’indicazione generale dell’efficienza fisica del soggetto.
La capacità aerobica può essere influenzata dall’allenamento.
Il miglioramento della capacità aerobica in seguito a un programma di allenamento aerobico ben strutturato è generalmente compreso tra il 5 ed il 25%. Parte del miglioramento si manifesta già dopo poche settimane1.
Tendenzialmente un atleta professionista avrà un margine di miglioramento della capacità aerobica più limitato rispetto ad un individuo sedentario, che si sottopone per la prima volta ad un programma di allenamento.
A determinare l’aumento del VO2max sono principalmente adattamenti funzionali a carico dell’apparato cardiovascolare e respiratorio, oltre al miglioramento della capacità dei tessuti di estrarre l’ossigeno dal sangue e all’incremento della massa muscolare.
Gli adattamenti ottenuti attraverso l’allenamento sono reversibili.
William D. McArdle, Frank I. Katch, Victor L. Katch, Fisiologia applicata allo sport – Aspetti energetici, nutrizionali e performance. Casa Editrice Ambrosiana 2° edizione luglio 2009: p 489-490.