Croci ai cavi
Croci ai cavi alti
Muscoli coinvolti
Le Croci ai cavi alti sono un movimento monoarticolare. Coinvolgono il muscolo gran pettorale e i fasci anteriori del deltoide.
Mantenendo ampio l’angolo formato tra tronco e braccia, si vanno a stimolare maggiormente i fasci sternali del gran pettorale ed i fasci anteriori del deltoide.
Riducendo l’ampiezza dell’angolo, si stimolano prevalentemente i fasci bassi del gran pettorale.
I fasci anteriori del deltoide sono invece coinvolti in misura ridotta.
Esecuzione
In piedi, con le ginocchia in leggera flessione e il tronco inclinato in avanti di pochi gradi, si impugnano le maniglie dei cavi alti e si esegue un’adduzione e intrarotazione dell’omero, fino a congiungere le mani.
Note
Durante tutta l’esecuzione, le braccia devono rimanere semidistese. L’angolo formato dall’articolazione del gomito non deve subire variazioni.
Croci ai cavi bassi
Muscoli coinvolti
La variante ai cavi bassi stimola prevalentemente i fasci clavicolari del gran pettorale e i fasci anteriore del deltoide.
Esecuzione
In posizione eretta, con le ginocchia in leggera flessione, si impugnano le maniglie dei cavi bassi con le braccia parzialmente abdotte, in modo da portare il gran pettorale in una condizione di prestiramento.
Da questa posizione si esegue un’adduzione dell’omero, seguendo una traiettoria diagonale convergente, fino a portare le mani all’altezza delle spalle.
Croci ai cavi su panca
Le Croci su panca, possono esserere eseguite anche mediante l’utilizzo dei cavi.
Rispetto all’esecuzione con i manubri, i cavi esercitano una tensione costante durante tutto l’arco di movimento, anche al termine della fase concentrica.
Tuttavia, ai cavi non è possibile usare ingenti carichi di lavoro.
Come nella variante con manubri, inclinando la panca di circa 30° si ottiene una maggior stimolazione dei fasci clavicolari del gran pettorale.
1 commento